Quante volte si è letto o parlato di alimenti definiti “superfood”? Sembrerebbe il loro momento, dai cibi più strani alla riscoperta della “dispensa della nonna” … ma quanto ne sappiamo davvero dei loro effettivi pregi sulla nostra salute e soprattutto quanta verità scientifica c’è dietro questi cibi generalmente considerati miracolosi?
Il termine superfood si riferisce generalmente ad alimenti particolarmente ricchi di nutrienti, minerali e vitamine, antiossidanti e fitocomposti bioattivi, che hanno specifici benefici per la salute. Ma, essendo che non esiste una definizione ufficiale di conseguenza non c’è una chiara linea di demarcazione tra ciò che può o meno essere definito superfood. Il termine fu usato per la prima volta nel 1949 da un giornale canadese per descrivere alcune qualità nutrizionali dei muffin (forse perché aveva tra gli ingredienti qualche frutto?).
Chi sono i superfood?
I superfood sono alimenti di origine animale, piante, frutti o semi commestibili che, a seconda della tipologia, hanno proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antietà, nutrienti, purificanti e restitutive. Un vero concentrato di energia per il corpo, in grado quindi di combattere l’invecchiamento cellulare e prevenire diverse patologie.
Partendo da questo presupposto, è stata condotta un’analisi di alcuni superfood selezionati tra i più apprezzati degli ultimi anni, sulla base della letteratura scientifica e dei dati nutrizionali più rilevanti fino ad oggi. In particolare, il contenuto di nutrienti per porzione è stato considerato significativo se il fabbisogno di soggetti adulti sani (assunzione raccomandata dalle linee guida LARN) come definito dai livelli di assunzione di riferimento dei nutrienti e potenza superava il 15%. I superfood godono anche della fama di alimenti funzionali o nutraceutici e sono ovviamente ricchi di vitamine, minerali fotosintetici e buoni per la salute. Inoltre, per il loro alto contenuto proteico, sono spesso associati al concetto di super nutrizione.
Inutile dire che, dati i loro enormi benefici per la salute, i superfood vengono venduti a prezzi elevati, nonostante le loro proprietà salutari non siano supportate da una ricerca scientifica riconosciuta in tale ambito. Tra i superfood troviamo cibi fermentati (es. il kimchi coreano o lo yogurt), mirtilli, semi oleosi e frutta secca, frutta esotica tra cui l’avocado, il thè verde, i cereali “antichi” e le verdure a foglia larga verde.
Quindi, mentre ogni superfood può effettivamente vantare la presenza di nutrienti importanti per la salute e/o composti bioattivi, la mancanza di studi clinici e conclusioni adeguati nell’uomo è solida e rigorosa per ogni alimento, in realtà è confermato che molti dei benefici per l’uomo sono imputabili al loro consumo. In effetti, non ci sono indicazioni sulla salute approvate relative a questi alimenti “interi”.
Conclusioni
In definitiva, i supercibi non esistono: nessun alimento è “magico” e ogni alimento fa parte di una dieta complessiva dalla quale è difficile distinguere gli effetti individuali, in quanto tutti gli alimenti possono rafforzare le loro proprietà in sinergia tra loro: infatti solo una dieta sana ed equilibrata può compensare il rischio di sviluppare malattie. È per questo motivo che nel 2007 il Comitato europeo per la sicurezza alimentare EFSA ha vietato l’uso del termine “superfood” sugli imballaggi se non supportato da ricerche scientifiche accreditate.
Alcuni alimenti possono avere una componente speciale che li rende più “super” di altri, ma la qualità della dieta generale è la regina: ogni alimento, se consumato con moderazione, apporta qualcosa di “utile” e contribuisce alla salute dell’individuo. Come prodotti naturali, ovviamente non possono che fare bene (a parte eventuali allergie o problemi digestivi), ma questo non vuol dire che se ne possa abusare per i loro presunti benefici.